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Channel: Psicologia » pedagogia del ciclo di vita
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Educazione degli adulti come consulenza pedagogica

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La pratica del counselling non abbonda di vere e proprie definizioni, infatti molti assumono la variabile temporale per differenziare in counselling come pratica di breve durata da terapie più lunghe. Molti altri invece rifiutano proprio questo tipo di pratica in quanto si colloca in un ambiente clinico da sempre assunto come riferimento per la medicina e la psicologia, ma ciò non significa che non può essere utilizzato dal counselling. Una prima vera definizione del counselling è di offrire alla persona che fruisce dell’intervento l’opportunità di esplorare e rendere chiari gli schemi di pensiero per un maggiore grado di benessere. Il counselling si configura come una pratica pedagogica perché mira ad un cambiamento perseguibile attraverso una pedagogia del contatto dove counsellor e cliente si trovano faccia a faccia.

Il counselling non può essere identificata con il processo educativo in quanto essa si propone come un rinforzo e un sostegno all’interno di un percorso già avviato. In questo processo il cliente resta sempre il protagonista, libero di prendere le sue decisioni in quanto il counsellor aiuta solo a ricostruire delle funzioni intermedie. Come precedentemente detto, l’attività di counselling, ha una progettualità educativa di tipo clinico perché interamente sagomata sul cliente, clinico quindi nel senso di un approccio definito di micropedagogia, cioè un abitudine a soffermarsi su ciò che semrba irrilevante, ingrandendolo e costruendo delle miniature. Miniature esperenziali, miniature cliniche (ricostruzione del percorso di vita), miniature eco-sistemiche. Una volta che le miniature sono emerse si può analizzare chiaramente il modo di operare e la strategia ottimale.

La pratica del counselling non deve essere considerata una pratica psicoterapeutica. Il compito del counsellor è di passare all’azione per perseguire gli obiettivi concordati con il cliente. Quindi la sua capacità è quella di non mettersi allo stello livello del cliente, perché proprio questa differenza consente di poter aiutare il cliente. Il counselling quindi proporrà interenti propositivi affinché il cliente possa accettare o rifiutare con un buon grado di comprensione il counselling stesso.

Il counsellor nella pratica del counselling non mira al puro efficientismo dell’intervento, ma sa aspettare con pazienza. Il counselling quindi invita l’altro ad avere cura di se e prendersi carico di se stesso, di raggiungere un autonomia e un senso di dignità.

Destinatari e finalità del counselling pedagogico

I destinatari del counselling sono le persone adulte che fanno i conti con situazioni di vita complesse e chiedono aiuto per imparare a gestire le problematiche in maniera adeguata.


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